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L'arte come provocazione - Maurizio Cattelan compie sessant’anni.

“Per me l'arte è vuota, trasparente: è un dispositivo per mettere in moto interpretazioni che appartengono a chi guarda. Alla fine sono gli spettatori a fare il lavoro degli artisti.”

Maurizio Cattelan nasce il 21 settembre nel 1960 a Padova da una famiglia modesta. La sua carriera inizia intorno agli anni ottanta a Forlì dove collabora con altri artisti del luogo. Cattelan oggi è l’artista italiano più irriverente e provocatorio presente nel panorama dell’arte contemporanea.


In onore del suo anniversario parleremo della sua performance più famosa “Comedian”, più comunemente chiamata “La banana.” Si tratta di una vera banana che l’artista ha attaccato il 6 dicembre 2019 al muro dello stand della Galleria Perrotin con del nastro adesivo, nel contesto dell’Art Basel di Miami Beach, una delle fiere di arte contemporanea più importanti del mondo. L’opera è stata valutata circa 120.000 dollari.



Lo scopo di Cattelan è quello di far notare in che modo e a quali oggetti diamo valore, facendoci riflettere anche sul valore delle opere d’arte. Egli ne ha realizzato diversi modelli: in resina, bronzo, bronzo verniciato per poi scegliere l’idea più originale, ovvero quella di una vera banana. Al secondo giorno di esposizione, un altro artista ha preso la banana di Cattelan e l'ha mangiata davanti alle telecamere. L'azione è diventata a sua volta una performance artistica, chiamata "Hungry Artist" (l'artista affamato).


L’opera è stata poi sostituita con un altro frutto.  Ma qui viene da chiedersi: può un pezzo d’arte essere sostituito da un altro pezzo? Non viene meno l’unicità che dovrebbe contraddistinguerlo? Per Cattelan si, perché il suo valore non è più nell’oggetto in se ma risiede nella sua idea e nella mente degli spettatori.





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