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L’origine del mondo - Gustave Courbet.

“L'immaginazione in arte consiste nel sapere trovare l'espressione più completa di una cosa esistente, ma mai nel supporre questa cosa o nel crearla.”

L'origine del mondo è un dipinto a olio su tela di Gustave Courbet, realizzato nel 1866 e conservato nel Museo d'Orsay di Parigi. Il quadro è sicuramente una delle opere che più hanno fatto scalpore nel mondo della storia dell’arte. Courbet fu il maggiore esponente del realismo francese.


Il suo scopo era proprio quello di rappresentare la realtà così com’era, e in particolare raccontare la vita sociale del suo tempo; per questo i suoi quadri di grandi dimensioni, erano soliti rappresentare la bassa società, persone come operai, contadini e fanciulle rappresentati in qualsiasi momento della loro vita quotidiana.



Un esempio è proprio la sua opera “L’origine du monde”. Alla fine dell’Ottocento, il pittore dipinge una serie di opere a carattere erotico. L’opera ritrae una vulva femminile ricoperta da questi riccioli lunghi e neri, mentre il corpo della donna è adagiato su di un letto, ricoperto per metà da questo lenzuolo bianco.



Inoltre, sebbene l’opera sia stata realizzata nel 1866, l’identità della donna è stata svelata solo nel 2018. Alle origini si pensava fosse la modella irlandese Joanna Hiffernan, amante dell’artista. Ma nel 2018 grazie ad uno studio condotto sulle lettere scambiate all'epoca tra due scrittori, George Sand e il figlio di Alexandre Dumas, ha portato a stabilire l’identità della protagonista. Si tratterebbe di Constance Queniaux nota ballerina dell'Opera di Parigi.



L’opera è così dettagliata che non sembra un dipinto ma bensì una fotografia. L’uso del colore così spontaneo, vero, e l’utilizzo della luce portano ad un’osservazione diretta della realtà. Sebbene l’opera suscitò scandalo fin dall’inizio, Courbet non ha mai avuto paura delle conseguenze e non ha mai avuto paura di esporsi. Perché per lui il realismo non era solo dipingere le cose nella maniera più dettagliata possibile, ma dipingerle senza filtri, ovvero così come sono. Perché solo in questo modo il messaggio poteva arrivare dritto allo spettatore.








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