La "POP ART", l'arte legata alla massa.
- Noemi Capistrano
- 3 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Abbreviazione di "popular art" (arte popolare), la POP ART è una corrente artistica del dopoguerra, nata alla fine degli anni '50 in Gran Bretagna ma che si sviluppò maggiormente negli Stati Uniti d'America negli anni '60. Un'arte rivoluzionaria specchio della società in cui si sviluppa, che trova ispirazione nel modello consumistico americano, nella pubblicità di prodotti di uso comune e nelle dinamiche della vita moderna.
In completa opposizione all'Espressionismo astratto caratterizzato da una tendenza introspettiva,gli artisti della pop art orientano la propria ricerca verso un distacco emozionale evidenziato dalla scelta dei soggetti: immagini pubblicitarie,fumetti e fotografie.

Padre della POP ART è sicuramente Andy Warhol (1928-1987); nato a Pittsburgh, studia al Carnegie Institute of Technology della sua città; successivamente si trasferisce a New York dove lavora come grafico pubblicitario per alcune riviste come "Vogue" e "Glamour".

Una personalità eclettica, inizia ad utilizzare la tecnica di stampa della serigrafia, ponendo l'attenzione alla raffigurazione di vere e proprie icone simbolo del suo tempo. Ritratti multicolore di Marilyn Monroe, barattoli di minestra Campbell, bottiglie di coca-cola e molti oggetti e volti noti alla massa diventano i protagonisti inseparabili delle sue opere.
Fondatore della celebre "The Factory", un'ex fabbrica situata a Manhattan, convertita in uno spazio creativo e luogo di incontro per molti artisti emergenti e non; infatti molti sono stati i personaggi che hanno attraversato la Factory tra cui Mick Jagger, Bob Dylan e Salvador Dalì.


Altro volto noto alla cultura della POP ART è Roy Lichtenstein (1923-1997) ; nasce a New York da una famiglia ebraica americana medio-borghese. Nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale viene chiamato alle armi, che saranno inoltre d'ispirazione anche per la sua produzione artistica; ritorna poi in America dove prosegue i propri studi artistici all'università dell'Ohio.
Inizialmente influenzato dal cubismo, si avvicina alla Pop art soltanto a partire dagli anni '60, periodo nel quale partecipò a molte esposizioni personali e collettive e si dedicò interamente alla pittura.

Le sue opere colorate ispirate ai fumetti, sono simbolo vero e proprio della Pop Art ancora oggi; effettuate con una tecnica diventata il suo marchio di fabbrica, ovvero i famosi puntini realizzati a mano con la tecnica del "Ben-Day dots".


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