Musei digitali, opportunità o criticità?
- Noemi Capistrano
- 4 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 lug 2020
In un'era quasi completamente digitale rendere i musei parzialmente digitali o virtuali, potrebbe davvero cambiare l'opinione generale su di essi soprattutto in Italia, da sempre visti come istituzioni rappresentative della tradizione.
La digitalizzazione è ormai un must per tutte le realtà, specialmente quelle relative al turismo; la collezione permanente di un museo molto spesso non è sufficiente come attrattiva, per questo motivo è necessario introdurre una serie di modifiche e di innovazioni. Ed è proprio qui che entra in gioco il museo digitale che diventa una vera e propria piattaforma «esperienziale» dove si può crescere culturalmente e al contempo divertirsi.

Il loro arrivo ha rappresentato una maniera alternativa efficace di divulgare l’istituzione culturale. Il «museo digitale» anche chiamato «museo virtuale» o «museo online» è una creazione digitale caratterizzata da un insieme di contenuti volti a valorizzare, completare o aumentare un’esperienza museale. Il museo digitale offre quindi un’esperienza che si basa sulla visione di contenuti multimediali e sulla narrazione accessibile mediante strumenti telematici, anche se il concetto di «museo digitale» può essere attribuito anche ai progetti virtuali/multimediali esperibili all'interno di spazi fisici di musei reali. Il museo digitale quindi non è solamente circoscritto al mondo online, ma può prendere forma anche nella realtà .

La diffusione dei musei digitali ha raggiunto il suo culmine soprattutto nel recente lock-down avvenuto a causa della diffusione del Covid-19. Molti sono stati i Musei e le Gallerie in giro per il mondo che hanno scelto di offrire dei veri e propri tour virtuali delle loro collezioni e delle loro strutture, in modo tale da non fermare la diffusione della cultura artistica del paese.

Uno dei primi musei digitali al mondo è stato l'UMA, l’Universal Museum of Art, un museo interamente virtuale che permette a utenti di tutto il mondo di visitare, via computer, smartphone o tablet, mostre temporanee. Come testimonia lo slogan di UMA, il museo virtuale è “gratuito, per tutti, ovunque e in qualsiasi momento”. Inaugurato ufficialmente il 5 dicembre 2017, funziona a tutti gli effetti come un museo dove la tecnologia fa da protagonista e offre la possibilità di creare ambienti totalmente nuovi ogni volta, modificati anche in base alla mostra organizzata.

Il museo virtuale non deve essere concepito come luogo di banalizzazione e avvilimento dell’istituzione reale a cui fa riferimento, ma come un’ulteriore possibilità per raggiungere fasce di pubblico difficilmente interessato, come ad esempio i bambini, e per aumentare l’offerta e la diffusione culturale.
Moltissime sono state le iniziative che hanno utilizzato il digitale legato alla diffusione dell'arte, Klimt Experience e Van Gogh Multimedia Experience, sono solo due dei numerosi progetti che oltre ad essere uno spettacolo da vivere, hanno riscosso molto successo.

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